L’11 maggio 2022, presso Cariplo Factory a Milano, si è svolto lo Startup Africa Day – Next Generation Innovators, evento durante il quale sei start-up ugandesi ad impatto sociale hanno avuto modo di presentare i loro progetti imprenditoriali al pubblico.

Startup Africa Roadtrip è un progetto, promosso dall’associazione BeEntrepreneurs, che dal 2017 si impegna nel promuovere l’incontro tra gli ecosistemi dell’innovazione italiano ed east-africano ed organizza percorsi di sviluppo per startup e progetti d’impresa nei Paesi dell’East Africa, creando connessioni con l’ecosistema dell’innovazione italiana. Sono state circa 1150 le start-up interessate dal programma dal suo avvio ad oggi, il 70% delle quali – spiega Luca Annunziata, moderatore dell’evento – fondate da donne.

Negli ultimi anni l’Africa ha dimostrato di essere uno dei panorami di innovazione più dinamici nel mondo. Dal 2017, il numero di tech-hubs in Africa è infatti più che raddoppiato – spiega Paolo Bovio, co-fondatore di Startup Africa, che aggiunge: “You have a young continent with young ideas; you have long-standing problems which have turned in market opportunities and we have a vibrant, dynamic tech ecosystem: if you put together these three elements, we are looking in the eyes at the future, and that’s where Startup Africa Roadtrip kicks in”.

 

 

Un po’ di contesto: nel 2021, BeEntrepreneurs ha lanciato una call for innovators per “Next Generation Africa” nella capitale ugandese, ricevendo più di 300 application da parte di startup dell’East-Africa. Ventuno di queste, scelte al termine di un processo di selezione, hanno preso parte ad un processo di formazione fatto di sessioni di training, mentoring e workshop, realizzati dall’Associazione col supporto dell’Ambasciata d’Italia in Uganda.

Al termine della “Tech Week” si è tenuta una competizione finale, dove una giuria ha selezionato i migliori team, giunti poi in Italia per lo Startup Africa Roadshow – una settimana scandita da momenti di networking, formazione, di incontri con le esperienze più innovative del nostro Paese, nonché sessioni di incontro con potenziali investitori.

È in questa cornice che prende luogo lo Startup Africa Day, in cui sono intervenuti rappresentanti delle diverse start-up e figure provenienti da diverse realtà promotrici del programma Next Generation Africa. Sono sei le startup presenti, tutte afferenti a settori differenti – spaziando dall’economia circolare, all’agroalimentare, al settore finanziario fino all’accesso alla salute:

  • PROTEEN: start-up del settore dell’economia circolare e dell’agribusiness che ha saputo prendere un problema – la difficile gestione dei rifiuti organici urbani a Kampala, di cui solo circa il 40% viene raccolto e smaltito – e convertirlo in una risorsa, trasformando i rifiuti organici in mangimi per animali e fertilizzanti organici per il suolo attraverso il ricorso a degli insetti, le mosche soldato nero.
  • PHY2APP: app dedicata ad imprese agricole per favorire la trasparenza dei loro prodotti (grazie ad un sistema di tracciabilità) e visibilità sul mercato, in modo da favorire rapporti di approvvigionamento diretto coi potenziali clienti e stabilire catene di valore brevi e più redditizie per i produttori locali.
  • GORILLACONSERVATIONCOFFEE: questa impresa sociale produce caffè specialty ugandese con lo scopo di proteggere i gorilla di montagna, specie a rischio del Parco Nazionale Impenetrabile di Bwindi, in Uganda: acquistando i chicchi da piccoli produttori che vivono nei pressi del parco, li sostengono contribuendo a proteggere la fauna locale.
  • ZOFICASH: Piattaforma finanziaria digitale che offre prestiti istantanei di anticipo dello stipendio in caso di emergenze finanziarie di lavoratori dipendenti.
  • KIMULI: Kimuli Fashionability è un’impresa sociale che trasforma i rifiuti di plastica in un marchio di Eco-moda inclusivo e fornisce opportunità di lavoro per sarti e giovani disabili attraverso la trasformazione del politene di plastica in capi e accessori durevoli e sostenibili.
  • HERHEALTHUGANDA: Impresa impegnata nel garantire l’accesso alle cure mediche a donne che vivono in comunità rurali: offrono soluzioni “Health-Tech” a prezzi accessibili, come il kit “HerHealth” (che verifica la presenza di infezioni tramite un test delle urine che fornisce risultati immediati sull’App), insieme alla possibilità di consultare medici a distanza.

In definitiva, esperienze di impresa eterogenee, ma tutte accomunate da alcuni ingredienti fondamentali: la capacità di innovare, di apportare soluzioni a vecchi problemi e di creare impatto sociale nelle proprie comunità.