AFRICAN ECONOMIC CONFERENCE 2020

“We’ve been talking about Africa rising for the past 50 years; we should now stop the talking and start the doing. I believe that agriculture and the youth are an amazing opportunity. The harder we try, the luckier you become”

DR Mabouba DIAGNE

ECOWAS BANK of development and investment all’AEC 2020

Economia Informale, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, Diversificazione degli Investimenti sono le tematiche chiave che hanno accompagnato la quindicesima edizione dell’African Economic Conference (Conferenza Economica Africana) nei giorni 8-10 dicembre 2020.

L’incontro dal titolo “Africa beyond COVID-19: Accelerating towards inclusive sustainable development” e co-organizzato da African Development Bank (AfDB), the Economic Commission for Africa (ECA) and the United Nations Development Programme (UNDP), ha riunito rappresentanti istituzionali regionali e internazionali, professionisti e ricercatori da tutto il Continente.

Tra i relatori, Ms. Vera Songwe, Sottosegretario Generale e Segretario Esecutiva della UN United Nations Economic Commission for Africa (ECA), Sua Eccellenza Ms. Sahle-Work Zewde, Presidente della Repubblica Federale Democratica d’Etiopia e dott. Akinwumi A. Adesina, Presidente dell’African Development Bank Group.

L’obiettivo di questa quindicesima edizione era proseguire nella riflessione collettiva su come migliorare la capacità africana di rispondere alle emergenze e risollevarsi. In tre giornate di conferenze, i ricercatori provenienti da tutto il Continente hanno presentato 36 ricerche in cui hanno delineato i settori ad alto potenziale per incentivare la crescita e ridurre le disuguaglianze: Agroalimentare, Manifattura, Infrastrutture, Salute, Educazione, Energia Rinnovabile e Trasformazione Digitale. Il fine di queste ricerche era fornire degli orientamenti per politiche efficaci nella lotta alla povertà. Già in apertura Vera Songwe ha posto l’accetto proprio sulla necessità impegnarsi affinché si arrivi al 2030 senza registrare un peggioramento delle condizioni di vita di milioni di persone. Proseguendo ha affermato:

“Sebbene l’Agenda 2030 sia stata formulata prima della crisi Covid-19, in questo periodo essa ci impone di rendere il confronto più inclusivo e attento allo sviluppo sostenibile. Questa pandemia ha esposto le fragilità del nostro Continente; noi stiamo attraversando la prima recessione in 25 anni, il mondo non versava in simili difficoltà da circa 100 anni.”

Secondo Vera Songwe, i tre filoni prioritari per le politiche post covid dovrebbero essere: sviluppare una risposta concreta alla crisi climatica, mitigare l’impatto della crisi specialmente sul 70% della forza lavoro del Continente, impegnata nell’economia informale; infine, assicurarsi che le risorse economiche messe in atto siano utilizzate in maniera efficace, efficiente e trasparente perché gli investimenti siano fruttosi.

Sahle-Work Zewde , Presidente della Repubblica d’Etiopia

Dello stesso avviso è la Presidente della Repubblica d’Etiopia, Sahle-Work Zewde, la quale ha ribadito come la pandemia abbia esacerbato le condizioni di larga parte della popolazione: le risorse che prima venivano devolute alle cause sociali, come la riduzione del gap di genere, il contrasto dell’abbandono scolastico e la lotta contro la diffusione della malaria e dell’HIV, in questi ultimi mesi sono state impiegate per contrastare la diffusione del Covid-19. Questa diversa destinazione delle risorse ha determinato un peggioramento significativo delle condizioni di vita delle fasce fragili della popolazione.

Rivolgendosi ai colleghi policy makers, la Presidente Zewde ha affermato quanto sia importante far leva sul Trattato di Libero Commercio Continentale Africano (African Continental Free Trade Area – AfCFTA) come opportunità concreta di business e continuare ad investire nella lotta contro le sfide socio-politiche già esistenti.

Queste suggestioni sono state confermate anche nei successivi dibattiti. In un confronto tra il dottor Mabouba Diagne, Vice Presidente Servizi Finanziari e Corporate dell’Ecowas Bank for Investment and Development, e il Professor John Asafu Adjei, Head of Research African Center for Economic Transformation, entrambi hanno sottolineato l’importanza strategica dell’AfCFTA per dare un impulso decisivo alle economie africane, ridurre la povertà e favorire l’inclusione economica. Il dottor Diagne ha approfondito come “verde e rinnovabile” non siano termini e concetti da riferirsi all’energia rinnovabile ma anche ad una dimensione etica che orienti tutte le azioni intraprese. Il professor Asafu Adjei ha posto l’accento sull’esigenza di diversificare le fonti di finanziamento per attenuare i gap che potrebbero presentarsi e, contemporaneamente, creare opportunità per una produzione e trasformazione locale.