Lo scorso sabato 18 novembre, BookCity Milano ha accolto un evento che ha celebrato l’impegno delle case editrici nella diffusione di opere letterarie di autori africani e afrodiscendenti. Organizzato da Fondazione Aurora, l’incontro ha fornito uno sguardo approfondito sulle strategie e le sfide affrontate dalle case editrici nel loro costante impegno a raggiungere i lettori e promuovere l’accessibilità globale a queste opere.

Moderato dalla direttrice Marta Sachy, l’evento ha visto la partecipazione di Giulio Passerini di Edizioni E/O, Italia, Jessemusse Cacinda di Ethale Publishing, Mozambico e Gabriel Dinda di Writer’s Guild Kenya. La discussione, attraversando paesi e continenti, ha esplorato le molteplici sfaccettature del “mestiere del libro”. Un focus particolare è stato riservato alle esperienze di editoria nei tre paesi.

 

Jessemusse Cacinda ha condiviso la sua esperienza in Mozambico, un paese intriso di diversità linguistica e culturale. Ha evidenziato come la mancanza di autori locali nei programmi scolastici e nelle librerie di Maputo abbia ispirato la sua decisione di diventare autore e portare la scrittura direttamente alla comunità attraverso Ethale Publishing. In un contesto in cui il tasso di analfabetismo si aggira intorno al 50%, Ethale Publishing non si limita a diffondere opere, ma svolge anche un ruolo educativo significativo. Attraverso iniziative come le “call for anthologists”, la casa editrice raccoglie storie da giovani scrittori, selezionando i testi più promettenti per la pubblicazione.

Gabriel Dinda, in Kenya, ha fondato Writer’s Guild Kenya come strumento di empowerment e capacity building per gli aspiranti scrittori. Con quasi 4000 autori nella rete e già oltre un centinaio di libri pubblicati, Writer’s Guild Kenya promuove club di lettura nelle scuole e competizioni per stimolare la creatività giovanile su tematiche locali. La modalità di individuare nuovi autori prevede workshop e corsi di formazione, culminando nella facilitazione dei contatti con le case editrici. Entrambi i rappresentanti hanno evidenziato sfide comuni, tra cui la complessa percezione di inferiorità ancora radicata e le difficoltà legate alle tasse elevate sulla stampa locale. Tuttavia, entrambe le case editrici hanno adottato soluzioni innovative, come l’apertura di librerie specializzate nella promozione di autori locali e la partecipazione a gruppi di lobbying per ridurre le tasse sulla carta stampata. Inoltre, Ethale Publishing ha lanciato Ethale Books App, facilitando la distribuzione di libri digitali agli studenti a costi più accessibili.

Giulio Passerini, rappresentante di Edizioni E/O, ha condiviso appunti sulle iniziative della casa editrice italiana. Fondata con l’obiettivo di aprire il mercato italiano al mondo della letteratura straniera, Edizioni E/O ha iniziato con un focus sull’Europa dell’est, per poi espandersi verso Paesi Arabi e Africa. Passerini ha sottolineato il loro impegno nell’individuare autori prima che vincono premi internazionali, spingendosi a identificare talenti anche attraverso social media come Instagram. L’approccio di Edizioni E/O, diverso da quello di Ethale Publishing, si concentra su autori già affermati, spingendoli nel mercato italiano con il supporto di premi internazionali.

In conclusione, in questo quarto anno consecutivo di partecipazione di Fondazione Aurora a BookCity milano, l’evento proposto è stato un momento di riflessione e ispirazione, sottolineando il ruolo cruciale delle case editrici nell’apertura di nuove prospettive culturali attraverso la letteratura. Sia attraverso l’innovazione digitale che le iniziative a livello comunitario, le case editrici stanno contribuendo in modo significativo a plasmare il panorama letterario e a promuovere la diversità culturale.