Il 15 maggio 2025 si è tenuto, nell’ambito di Codeway Expo 2025, il panel “Un’impresa non facile: un dialogo sull’imprenditorialità sociale africana come volano di co-sviluppo”, promosso da Fondazione Aurora per presentare il volume omonimo e confrontarsi su nuovi approcci alla cooperazione internazionale, centrati sull’ownership locale e sul rafforzamento degli ecosistemi imprenditoriali in Africa subsahariana.
Moderato dal giornalista Gianfranco Belgrano (Africa e Affari), l’incontro ha coinvolto istituzioni italiane, organizzazioni della diaspora, attori africani e internazionali, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle imprese sociali africane come motore di sviluppo sostenibile e partenariato paritario.
Michele Carpinelli, Presidente di Fondazione Aurora, ha aperto i lavori sottolineando come la missione della Fondazione sia accompagnare lo sviluppo delle imprese locali già esistenti, rafforzandole all’interno di un sistema di interventi più strutturali. La direttrice Marta Sachy ha aggiunto:
“Per collaborare davvero con il continente africano, dobbiamo partire da ciò che lì già funziona. La sfida è costruire modelli concreti, in partenariato, ma rispettando l’autonomia locale. È così che possiamo crescere insieme”.
Dal lato istituzionale, Grazia Sgarra (AICS) ha raccontato l’evoluzione del coinvolgimento del settore privato nella cooperazione allo sviluppo, a partire dalla legge 125/2014, che per la prima volta ha riconosciuto le imprese come attori della cooperazione, fino al prossimo bando “Profit 4.0” previsto per il biennio 2025–2026. Giulia Picano (CDP) ha descritto l’approccio integrato adottato per sostenere le PMI africane, illustrando progetti ad alto impatto, attività di matchmaking tra imprese africane e italiane, e strumenti di capacity building.
Cleophas Adrien Dioma (Italia Africa Business Week) ha evidenziato il ruolo strategico delle diaspore africane, mentre Margherita Busana e Samir de Sousa, del progetto mozambicano InovAção Circular, hanno raccontato la loro esperienza nel rafforzamento delle PMI locali, sottolineando il valore di un approccio multistakeholder e l’importanza di un sostegno che va oltre il finanziamento, trasformandosi in una vera partnership operativa.
Infine, Michel Komlan Seto, esperto di innovazione presso Enabel e membro del comitato redazionale del volume, ha lanciato una provocazione:
“Il vero elefante nella stanza è il taglio dei fondi alla cooperazione. Dobbiamo cambiare paradigma: non reinventare la ruota, ma scalare ciò che già funziona nel continente, con visione di lungo periodo e un sostegno non solo economico, ma strategico”.
Il volume “Un’impresa non facile” è disponibile gratuitamente sul sito di Fondazione Aurora e rappresenta una riflessione collettiva su come costruire alleanze solide e rispettose, capaci di generare impatto duraturo e condiviso.
Scarica il volume: www.fondazioneaurora.org/unimpresa-non-facile