È terminato a Ouagadougou l’hackathon di InViis Lab, il laboratorio di fabbricazione digitale di sostegno allo sviluppo di idee imprenditoriali di giovani innovatori in Burkina Faso. Durante sei giornate di lavoro studenti provenienti dalle università burkinabé “Aube Nouvelle” e “Burkina Institute of Technology” si sono messi in gioco per sviluppare strumenti per gestire il processo di raccolta, analisi e utilizzo dei dati sanitari nel Paese.
“Con l’hackathon offriamo non solo l’accesso ai macchinari ma anche la formazione, lo sviluppo delle idee e la creazione di uno spirito imprenditoriale e di squadra, per costruire prototipi funzionante, o proof-of-concept dei prodotti. L’obiettivo è migliorare sia le competenze tecniche che di business dei partecipanti.” ha dichiarato Arsène Héma, CEO e CTO di InViis Lab. Ai progetti più promettenti dell’hackathon, rispettivamente sul assistenza da remoto dei pazienti sottoposti a dialisi e sul monitoraggio digitale della disponibilità di farmaci, è stata offerta la possibilità di accesso ad un bootcamp su design thinking, prototyping, pitching and business modeling.
Fondazione Aurora ha seguito con interesse l’hackathon, partecipando anche alla commissione di valutazione delle idee presentate. Come sostenitrice dello scale-up di InViis Lab e delle sue attività di formazione professionale e promozione di attività generatrici di reddito, la fondazione ha rinnovato il suo impegno anche per accompagnare future iniziative imprenditoriali che emergeranno dal Laboratorio.
Parallelamente all’hackathon sono state avviate le attività di cooperazione tra InViis Lab, Fondazione Aurora e i dipartimenti di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione delle università Federico II di Napoli, Aube Nouvelle e BIT in Burkina Faso. Le attività di posizionamento di InViis Lab proseguono con incontri istituzionali e di business. Tra i più rilevanti l’incontro con l’ambasciatore d’Italia in Burkina, S.E. Gabriele Di Muzio, e con Antonio Iacchetti, CEO & co-founder di Ribes Tech srl.